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L’ ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa principalmente di individuare e correggere i difetti di allineamento ed occlusione dei denti e delle arcate dentarie.
In condizioni fisiologiche ottimali, le arcate dentarie si relazionano attraverso rapporti armonici ed equilibrati, permettendo un corretto espletamento delle funzioni masticatorie e fonetiche. È quando questo equilibrio viene negato che si presentano i casi di malocclusione.
La malocclusione può presentarsi in diverse forme, tra le principali vi sono il sovraffollamento dei denti, una differenza dimensionale tra arcata superiore e inferiore, le dimensioni della mascella troppo elevate o troppo ristrette per la forma dei denti, oppure quando l’arcata inferiore si spinge più avanti rispetto all’arcata superiore.

Le cause della malocclusione

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Le cause alla base di una malocclusione possono essere sia di origine ereditaria, nel caso in cui questa sia tramandata geneticamente, sia comportamentali, cioè dovuta ad atteggiamenti scorretti (abitudini viziate).

Nei pazienti in cui la malocclusione dentale non ha una componente genetica, ma è invece causata da atteggiamenti comportamentali scorretti del bambino, i familiari ricoprono un ruolo fondamentale – con il supporto e la guida dell’ortodontista – nell’intercettare precocemente e interrompere i tali comportamenti, impedendo così l’instaurarsi della malocclusione o l’aggravarsi della stessa.

Quali sono le abitudini viziate?

  • Succhiarsi il pollice;
  • Spingere la lingua contro i denti;
  • L’utilizzo del ciuccio dopo il compimento del terzo anno di vita;
  • Uso prolungato del biberon;
  • Il bruxismo e la tendenza a serrare i denti – anche e soprattutto durante la notte.

Talvolta le malocclusioni risultano particolarmente evidenti, altre volte possono essere scoperte casualmente a seguito di una normale visita dentistica di routine.

I test diagnostici dell’ortodonzia possono comprendere le radiografie, i modelli in gesso delle arcate dentarie e fotografie. Una volta effettuata la diagnosi, l’intervento prevede l’applicazione di apparecchi ortodontici mobili o fissi.

Quanto dura il trattamento ortodontico?

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  • La durata effettiva del trattamento può dipendere da diversi fattori, tra cui:
    • La complessità caso clinico
    • La collaborazione del paziente
    • La risposta dei denti alla cura

     

    La durata media di una terapia con l’utilizzo di un apparecchio ortodontico tradizionale può variare tra i 18 e i 24 mesi circa. Ad influire sulle tempistiche di cura vi è anche la regolarità del paziente nel presentarsi agli appuntamenti di controllo. È molto importante seguire pedissequamente il programma di visite fornite dall’ortodontista, in modo da valutare che l’apparecchio stia svolgendo adeguatamente la sua funzione.

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